Dare per il piacere di dare. Dare che in inglese significa osare. di Stefano Scifoni, 02/08/2010
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Stefano Scifoni - arrivo dedicato allo zio Bruno Il 28 maggio 2010 è stato un giorno importante, mio padre Massimo Scifoni, mi suggeriva di partecipare alla Speata.
Sapevo a malapena cos'era perché fino a tre anni fa vi partecipava mio zio, ero a conoscenza di quanto fosse dura ma non immaginavo minimamente quanto fosse difficile diventare poco più di un podista in meno di 60 giorni.
C'era solo una maniera per scoprirlo, iniziare a correre.
Fortunatamente non sono estraneo agli sport di fatica, amo l'alpinismo e l'idea di partecipare ad una gara di solo dislivello mi stuzzicava davvero tanto.. così ho cominciato a correre.
Prima 5, poi 6 e poi 8 chilometri, guardo i tempi e vedo i primi seppur piccoli miglioramenti, e allora 10, 12 15 km poi le prime salite, San Gregorio, ripetute sulla salita di Don Nello, M.te Ripoli e un po' di sana montagna.
Le gambe iniziano a sciogliersi le inibizioni e le paure lo stesso così il 2 Luglio vengo invitato dal presidente Pino Coccia a partecipare alla mia prima gara da podista: La Jennesina.
Non male, 55 minuti e primi segnali che la Speata a Zio Bruno gliela posso dedicare. 
Arriva il gran caldo e di conseguenza i grandi affaticamenti, corro a tutte le ore, anche di notte, effettuo una traversata di quasi 30 km sul Gran Sasso, continuo le ripetute in salita e soprattutto sfrutto il mio posto di lavoro, Villa Gregoriana, quei gradini sono un ottima palestra.
Perdo 7 kg, aumento il passo ed i ritmi e il 25 luglio decido di provare quella grande salita.
Chiunque mi parlava di camminare per i primi tre km, tutti mi dicevano che se stavo sotto l'ora e trenta avrei fatto un ottimo tempo per essere la mia prima, ebbene arrivo a Livata, guardo il mio orologio e mi rendo conto di esser pronto... 1.14! Non un tempo da record, assolutamente, ma l'ora e trenta è ampiamente superata.
Le motivazioni mi aiutano così mi avvicino al giorno "x" con un solo pensiero, posso ancora migliorare, posso ancora avvicinarmi all'ora.
1 Agosto 2010. ore 06:00
Mi sveglio sapendo di non aver dormito, l'ansia ha fatto il suo gioco, ed io non la so ancora gestire, mi preparo lentamente ed inizio a concentrarmi, esco di casa e scopro con molto piacere che la temperatura è ideale, parto in direzione Subiaco.
Alle ore 9 e 38 minuti si parte, mantengo il mio passo, sempre corto e mediamente veloce, più leggero possibile, come mi ha insegnato zio.
La salita si inerpica sino al 18% ma avendola visitata una settimana prima, sapevo come prenderla, io dovevo e potevo partire solo dopo l'ottavo km.
Così è stato, superati i soliti dolori e ricevuta qualche spugna, parto con decisione e annullo tutto, paura, fatica, stress, sprigiono rabbia, dolore, malinconia e tutto ciò mi da una gran forza.
Compio i miei ultimi 3 km in poco più di 4 minuti ciascuno, inizio ad urlare e a piangere.
È finita. 1 e 08.
Ho osato, e ho dato me stesso, ho visto i miei parenti emozionarsi, ho visto Arianna correre e sudare insieme a me, tutto ciò mi ha dato una grande gioia.
Grazie a tutti. Grazie Orange.
Stefano Scifoni
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Stefano Scifoni Gara: La Speata (01/08/2010) SCHEDA GARA |