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Primiero Dolomiti Marathon 2016: in realtà un’ecomaratona
di Paolo Reali, 20/07/2016

Posta alla confluenza dei torrenti Cismon e Canali, nell’ampia vallata ai piedi delle Pale di San Martino, Fiera di Primiero già centro fieristico ed amministrativo di tutta la valle e neo Comune ha accolto in data 2 luglio, la prima edizione della "Primiero Dolomiti Marathon", fra Fiera di Primiero e San Martino di Castrozza permettendo agli atleti presenti di godere delle splendide bellezze naturali di questo angolo di Trentino.
2000 runners si sono sfidati all’ombra delle Pale di San Martino lungo i percorsi, da 42 km e 1242 metri di dislivello e da 26 km e 448 metri di dislivello. A completare il quadro il Family Trail di 6,5 km intorno a Fiera di Primiero, dove i protagonisti sono stati bambini e famiglie.

Ma veniamo alla cronaca della 42 km: la giornata si è aperta quando il sole ha cominciato a farsi largo fra le Pale di San Martino. Centinaia di runner sono stati condotti con comodi bus navette ad un km dal luogo della partenza posta, presso Villa Welsperg, nel cuore del Parco Naturale di Paneveggio-Pale di San Martino, con i suoi splendidi prati e l’azzurro laghetto omonimo. Sin dalla partenza cadenzata, dal classico inno d’ltalia che sembrava di buon auspicio per l ‘imminente partita serale si è cominciato a salire su una stretta lingua di asfalto in pendenza per cavalcare poi una strada bianca e successivamente un sentiero e vari single track, che hanno fatto pensare e non solo a me, di stare a correre più che altro una ecomaratona, a mio avviso impropriamente non definita tale.
In pochi km si è arrivati a Maso Tais, una posizione ottima per godere del panorama della valle. Tra salite e discese nel bosco si è raggiunto un punto in corrispondenza con il Sass Maor (2.812 m s.l.m.) una delle cime più celebri delle Pale di San Martino e delle intere Dolomiti e, al pari delle Tre Cime di Lavaredo, un monumento alla storia dell'alpinismo dolomitico.



Siamo arrivati a San Martino di Castrozza passando per la malga Val di Roda e i prati Col. Lasciato San Martino abbiamo proseguito per la strada forestale che porta a Malga Crel per poi giungere all’inizio del sentiero che porta al “Passet di Calaita”, punto più alto del percorso. Sboccati su di un ampio alpeggio denominato campìgol del Doch, dall’omonima malga nella Valle del Lozen, a 1605 metri sul livello del mare, ivi ci hanno accolto docili mucche al pascolo, per poi fiancheggiare lo splendido lago Calaita di origine naturale.
Sulle sue rive, nel settore meridionale, sorge il rifugio Miralago. Ad Ovest il Lago è delimitato dalle contrafforti della Agnelessa con i rilievi di Cima Scanaiol, Cima d'Arzon, Cima Grugola e, verso sud, Cima e Palone di Folga. Più a nord si distinguiamo Cima Tegnazza e cima Tognola. Come preannunciato ha iniziato a piovere anche in maniera sostenuta e dotato di scarpe da trail son riuscito a superare molti atleti che in discesa, temendo di scivolare andavano al passo.
A questo punto inoltratisi nella valle del Lozen, ci siamo diretti attraverso sentieri e strade forestali fino al Passo Gobbera, caratteristico paese della Valle del Vanoi. Una stradina di montagna in leggera discesa ci ha condotto gradualmente all’arrivo a Fiera di Primiero, passando sopra gli abitati di Imer e Mezzano. Il traguardo è situato al centro del paese sotto un arco in legno di abete.

Per vedere il video di Paolo clicca QUI




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