Siamo runners,

la nostra attività ci porta ad affrontare dei percorsi, che come nella vita, possono essere i più variegati, ma con la forza e la caparbietà che abbiamo e come nella più dura delle salite, chiniamo quel tanto che basta la testa, accorciando se necessario il passo e l'affrontiamo, certi di uscirne vincitori, giungendo all'agognato traguardo, che deve essere sempre l'obiettivo primario.

Siamo ad un anno, da un evento che ha colpito la Famiglia Tedeschi e tutti coloro che lo hanno conosciuto, la Tragica e Prematura scomparsa del nostro “Amico Carlo”.

Proprio in questi giorni cosi particolari, i pochi ricordi che ho, sono riaffiorati nella mia mente. Nelle due occasioni in cui ho avuto il piacere di parlargli, la prima volta al di fuori del Carcere di Rebibbia, in attesa di entrare per il Vivi Città, dove sono rimasto colpito dalla calma e la pacatezza con la quale mi ha dispensato consigli sulla Maratona, come fossimo amici di lungo corso, spiegandomi che è tutta una questione di tempo, soprattutto per la preparazione, ed anche per la gara.

Ci siamo ritrovati due giorni dopo a Villa Adriana, dove il suo immancabile sorriso, ed incitamento mi hanno aiutato in un momento di profonda difficotà, a superare la dura salita nello sterrato, poco prima del ristoro.

Ho vive in me queste immagini e penso che proprio il tempo, questo infame ed infausto, ha avuto la scellerataggine di portarcelo via.

La Podistica, tramite il Presidente e tutti gli Orange, non hanno mai mancato di far sentire il proprio affetto e presenza alla Famiglia. E proprio in questi giorni mi permetto di mettere su carta questi mie emozioni e pensieri, che mi accomunano a molti amici della Podistica, vi invito a rivolgere ancora una volta uno sguardo al cielo e riflettere su quanto e successo, con la consapevolezza di poter dire a chi amiamo e stimiamo, quanto ne abbiamo bisogno e che in ogni momento lo portiamo nel cuore.

Avrei voluto scrivere fiumi di parole, ma la commozione è forte, mi permetto di ricordarvi che un sorriso allunga la vita, ma con moderazione,

un fraterno saluto dal vostro Tap Runner

Giampiero Decinti