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Intervista a Tiziana Colamonico
di Paolo Geronimi, 26/07/2010

da www.romacorre.it

da www.romacorre.it

Pubblichiamo l'intervista alla Nostra Tiziana gentilmente concessa e tratta dal sito www.romacorre.it




Dove corri abitualmente?

Generalmente mi alleno vicino a casa, sai P.za dei re di Roma, oppure ai prati della Cafferella, dipende dal traffico e dal tempo che ho, e lavorando tutto il giorno mi rimane solo la sera. Invece nei fine settimana che ho più tempo vado nei parchi o al mare, mi piace molto correre sulla spiaggia, almeno quando è possibile.

E’ la Prima volta che arrivi ultima?

Ho partecipato a poche altre gare, ma mi è capitato si altre volte.

Cosa si prova ad arrivare ultimo?

L’arrivo, la conclusione, per me è essere arrivati e vedere che gli altri ti aspettano, che tornano addirittura indietro a prenderti per accompagnarti al traguardo.

Cosa si perde chi sta davanti?

Gli amici che ti vengono incontro e ti incitano perché stai soffrendo

Cosa provi quando corri?

La corsa mi dà la percezione del mio corpo, la percezione dei miei battiti, del mio respiro, quindi correndo ho imparato a conoscermi, ho imparato ad avere concentrazione su me stessa.

Quali gare corri di solito?


Ma sai, corro da talmente poco…

La gara più bella?

Sicuramente una gara dello scorso, pensa che non mi allenavo, nulla di nulla, però ad agosto ho partecipato alla Speata di 12 km, ovviamente non li ho fatti tutti correndo, però è stata bellissima e la rifarò domenica prossima.

La peggiore?

Ancora non lo sò

Correre è?

Per me correre è conoscermi, misurarmi, ascoltarmi oltre a entrare in percezione con l’altro che mi corre accanto, con l’atleta che mi sta vicino in quel momento.

Ho intervistato Tiziana che aveva ancora sul volto la gioia di chi riesce a concludere una gara, senza alcuna velleità, dove la cosa più ’importante era essere li al ristoro e sentirsi parte di un gruppo. Veramente devo dire che è stato un po’ come guardarmi allo specchio, poca esperienza, pochi ricordi, ma tanta tanta voglia di esserci e allora una semplice intervista è diventa quasi uno scambio di opinioni, una condivisione tra neofiti che guardano con molto rispetto tutto, dalle distanze percorse al numero dei partecipanti ma con la gioia di chi poteva dire…io c’ero.




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