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“cambiarsi” per … CORRERE - (Alfredo Donatucci – Edizioni Associate)
di Giuseppe Coccia, 10/12/2010

Un libro scritto dal nostro amico Alfredo, che si legge tutto d'un fiato e che riporta numerosi riferimenti al nostro Gruppo; da quando è stato pubblicato, nel 2007, ha riscosso un forte successo di critica e da parte dei lettori. Scriverne l’introduzione è stato un vero piacere.

Come riportato nel comunicato stampa diramato dalla Casa Editrice, <<“Cambiarsi” per … CORRERE è dunque un invito a dismettere i panni dell’abitudine per scoprire l’atleta della vita che è in ognuno di noi. Così poi da riuscire a correre per cambiare se stessi>>.
Di seguito si riporta una delle tantissime recensioni, tratta dal sito
www.sportpro.it/doping/libri/donatucci.htm

"Piangere sul latte versato non serve a nulla, perché ho imparato a cogliere da qualsiasi esperienza gli aspetti buoni, quelli che hanno il compito di insegnarti bene la lezione se solo riesci a comprenderli"

Cambiarsi per correre...

Forse il gioco di parole col quale l'autore ha presentato il suo libro andrebbe letto al contrario: "Correre per cambiarsi".

Questo è infatti il significato della piccola biografia sportiva che l'autore ha voluto dedicare a parenti, amici e persone care in occasione del suo quarantesimo compleanno: la storia di un uomo qualunque che si innamora della corsa a piedi e che pian piano la scopre come straordinario mezzo per cambiare in meglio le sue radicate e poco salutari abitudini di vita.

La penna di Alfredo Donatucci non è quella di Stephen King, ma quella di un uomo che si racconta con le parole di tutti i giorni, con uno stile spigoloso che alla fine trovi simpatico perché è quello di una persona alla quale interessa, su di tutto, riuscire a comunicare la sua passione e le sue esperienze e, ancora di più, quel percorso interiore, quella spirale virtuosa assai difficile da concretizzare su un foglio di carta grazie alla quale egli è riuscito nella più difficile delle imprese: migliorare se stesso in profondità e non solo nel fisico.

Donatucci scopre dapprima una quantità di tempo libero che non sapeva di avere a disposizione, quello del pendolare che abbandona l'auto in favore dei mezzi pubblici nei quali inizia a leggere per arricchire la sua cultura, ma soprattutto a leggere di corsa a piedi e dei leggendari benefici che essa dispensa ai suoi adepti.

"Chi è attento e s'interroga seriamente, non può fare a meno di notare che molte persone continuano a ripetere identici comportamenti, a conservare anomali atteggiamenti, pur sapendo che non sono nè utili nè produttivi. Per queste ultime, è veramente difficile cambiare abitudini di vita, anche quelle più nocive, sebbene l'evidenza induca ad ammettere che esse appaiono inadeguate e scarsamente funzionali al nostro essere. Conquistare uno stato di salute ottimo, imparare a stare bene con sé stessi e con gli altri, potrebbe voler dire, soprattutto, conoscersi realmente e approfondire le vere ragioni secondo le quali agiamo e ci comportiamo."

Ed ecco che scatta la molla.
"...spesso si ricorda come lo sport aumenti la coscienza di sé e la capacità di sforzo, minimizzi l'ansia, rinforzi la resistenza allo stress e porti con il tempo ad una stabilità psichica.. anche se in passato è capitato molte volte di incontrare e di biasimare persone che andavano in bicicletta o semplicemente correvano. In una frazione di secondo mi convinco del contrario...".

E così Alfredo Donatucci, un uomo per il quale "... per saldo principio di vita la parola data va mantenuta..." e che soltanto per questo, in una civiltà cialtrona come quella attuale, tutti vorrebbero avere per amico, inizia la sua conversione da assoluto sedentario e fumatore abituale a uomo nuovo, cominciando a pedalare in casa su una qualsiasi cyclette, ogni giorno sempre di più, sino a che decide di dare corpo a quell'idea che gli frulla in testa da troppo tempo: correre a piedi.

Detto fatto.
Guarda dalla finestra e vede il praticello dietro casa nel quale inizia a girare in tondo per mettere in moto membra e psiche.
In poco tempo passa agli spazi più grandi del suo paese natio, da poche centinaia di metri passa ai chilometri, dalle scarpe qualsiasi a quelle specialistiche per correre e per proteggersi correttamente il fisico, fino all'esordio nella prima corsetta casereccia - solo cinque chilometri - che vince e nella quale scopre che l'agonismo, al quale non aveva mai pensato sino a quel momento ma del quale conosce i benèfici effetti di 'dipendenza positiva', invece lo attrae, lo attrae, lo attrae...

"La corsa, in questo periodo della vita, occupa la maggior parte dei pensieri e fa vivere sensazioni d'insolita 'euforia'... Mi accorgo che sta entrando garbatamente nella mia esistenza quasi a voler dimostrare che effettivamente si tratta proprio della 'droga' di cui molto avevo letto e sentito; in poche parole, non riesco a fare a meno di correre...".

È fatta. Il contagio c'è ormai stato ed è irreversibile.
Donatucci si iscrive ad una società podistica per la quale corre gara dopo gara, iniziando ad allungare la portata dei suoi traguardi.
Dai cinque chilometri ai dieci, alla mezza maratona sino al sogno della maratona intera: 42 chilometri ed una manciata di metri.

Al battesimo della massima distanza lo attende però la più cocente delle disillusioni: quella riservata al principiante presuntuoso che, ignorando i consigli dei più esperti, magari quello più semplice di seguire un Pacemaker, inizia a correre a testa bassa, senza alcun ritmo, per scoppiare al maledetto venticinquesimo chilometro che lo vede afflosciarsi come un cavallo azzoppato.

"...la mia maratona tanto attesa e sognata è sostanzialmente finita: le gambe non ne vogliono più sapere di correre e senza capirne il perché mi ritrovo a camminare... I crampi avvolgono i miei polpacci con un dolore tremendo...i piedi sono distrutti dai numerosi colpi battuti sull'asfalto e sui micidiali sampietrini."

Ma Donatucci non molla e ci riprova, pensando ad un obiettivo meno irrealizzabile delle tre ore nette pensate per la prima disastrosa maratona.
Ed anche stavolta deve pagare, nonostante allenamenti e tecnica di corsa siano migliorati, lo scotto della 'gavetta' rimanendo ancora senza 'carburante' a dieci chilometri dal traguardo, ora camminando, ora correndo e terminando la corsa solo per forza di volontà:
"...fin dai primi metri tengo un ritmo regolare e tranquillo ma ciò non è sufficiente perché al 30° chilometro si esaurisce completamente il 'carburante'...di colpo, senza il minimo preavviso, arriva il buio totale..."
Pensa a mollare tutto, pensa alla famiglia che si preoccupa per eventuali danni alla salute ma che il suo entusiasmo ha travolto, portando anche la moglie e la figlia a calzare scarpette da corsa.
Ma non lo fa, non molla, perché con la maratona lui ha un conto in sospeso.
Volete sapere come va a finire?

Compratevi il libro, ve lo consigliamo, sono soldi spesi bene.
Se siete maratoneti conoscerete senz'altro Donatucci, ma lo conoscerete ancora meglio leggendo quanto ha scritto su di sè per voi.

Se non avete mai corso in vita vostra, se la passate incollati davanti al computer e alla tivvù fumando una sigaretta dopo l'altra, se pesate venti chili di troppo, se non siete in grado di fare un piano di scale senza diventare cianotici ebbene, l'incontro con questo libro potrebbe essere per voi l'occasione per rinascere dopo essere morti.
"cambiarsi" per...CORRERE, di Alfredo Donatucci - 2007 Edizioni Associate - 217 pagine, 10,00 Euro

Alfredo Donatucci è nato a Roma nel 1967, dove vive e lavora.
Ha preso parte alle principali gare regionali e nazionali, nonché a quelle di rilevanza internazionale come la "Roma-Ostia" e la "Maratona di Roma", portandole tutte a termine con immensa soddisfazione.
Sino ad ora ha percorso più di 10.000 chilometri che equivalgono a:
> 765 corse
> 756 ore di attività
> 58 gare
Tratto dal sito: www.sportpro.it/doping/libri/donatucci.htm
(Alfredo è ancora in piena “attività podistica”, dunque i km e le gare sono aumentati notevolmente).

PER OGNI COPIA VENDUTA LA CASA EDITRICE VERSERA’ € 0,50 ALLA PODISTICA SOLIDARIETA’ CHE PROVVEDERA’ A DONARE TALE CONTRIBUTO AD ASSOCIAZIONI ONLUS, A CASE FAMIGLIA O A UTILIZZARLI PER INTERVENTI DI RICERCA SCIENTIFICA O A FAVORE DI POPOLAZIONI COLPITE DA CALAMITA’ NATURALI O CHE VIVONO NELL’INDIGENZA.

Per acquistarlo al prezzo di 10 euro potete rivolgervi alla Casa Editrice, a qualsiasi libreria oppure direttamente presso la nostra sede (come detto, parte del ricavato sarà versato alla Podistica Solidarietà e impiegato nelle sue opere solidali).

Giuseppe Coccia




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