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Seduti in quel caffè...noi e il Progetto Filippide
di Cristiano Giovannangeli, 23/09/2011

Seduti in quel caffè…

Per riprendere un leitmotive usuale nei nostri articoli, ho usato anche io un pezzo di una canzone per mettervi a conoscenza di un incontro avvenuto lunedì 10 Settembre tra me, Lino Trabucco e Nicola Pintus…

Cari amici podisti solidali, è con immensa gioia che ho il piacere di annunciarvi la nascita di una bella iniziativa: la collaborazione della nostra società con il “Progetto Filippide” di Nicola Pintus.
Di che cosa si occupa il progetto? Chi è Nicola Pintus? Di che collaborazione si tratta? Credo siano queste le domande che vi starete ponendo in questo momento.

Iniziamo dal fondatore di tale progetto: Nicola Pintus è un ex atleta della nazionale italiana (ostacolista di buon livello), diplomato in educazione fisica, idealista ma lo definirei più un pioniere, un operatore, un amico e quasi un papà di ragazzi affetti da problemi di autismo e malattie rare.

Durante il servizio militare segue la preparazione di atleti disabili ed è lì che conosce Alberto Rubino un ragazzo autistico ma dalla forza fisica e dalla forza di volontà eccezionali! Nicola comincia a prendersi cura di Alberto, insieme corrono nei parchi romani, si allenano e dentro di loro nasce l’idea di qualcosa che fino a quel momento poteva apparire impensabile: partecipare ad una Maratona. Per Nicola l’impensabile non era un problema, anche perché le sue energie si moltiplicarono, constatando che quel ragazzo, che non parlava dall’età di 3 anni, cominciando a correre aveva migliorato notevolmente la sua vita di relazione con il mondo esterno!

La sfida era partita, la corsa nel parco si trasformava in una gara, e dopo la prima Mezza Maratona, arrivarono le tante Maratone fino ad affrontare la sfida delle sfide: scalare l’Himalaya!

Pensate quanto possa essere difficile già per una persona normodotata, scalare una delle montagne più alte del mondo e ora pensate che a farlo è Alberto con i suoi problemi, con le sue difficoltà ad allontanarsi anche per poche ore dal suo ambiente familiare; immaginatelo allenarsi al freddo, a migliaia di kilometri da casa e poi tirate le vostre conclusioni. Ebbene quell’incredibile sfida lanciata da Nicola e Alberto è stata vinta!

Venticinque anni dopo i primi passi mossi da Alberto e Nicola , nasce il “Progetto Filippide” un laboratorio di ricerche e di sviluppo di innovazioni, rivolte al trattamento della sindrome di autismo, ma soprattutto una palestra che permette a decine di ragazzi di trovare la loro identità come atleti, relazionandosi alla pari con sportivi professionisti e non. Scopo dell’associazione è quello di accrescere la loro autostima e di favorire l’integrazione sociale nonché di abbattere tante barriere che sono spesso solo di carattere culturale.

Nel momento che ho appreso le finalità di questa associazione, mi è balenata nella mente l’idea di una sorta di gemellaggio tra la“Podistica Solidarietà” e il “Progetto Filippide”, perché credo che entrambe rispecchino i valori dello sport applicati a finalità di carattere sociale.

Poi è arrivato l’incontro con Nicola Pintus, che mi è stato presentato dal nostro Lino Trabucco, e mi sono lasciato trasportare dal suo entusiasmo: pensate che attraverso una semplice chiacchierata di un’ora sono nate tante di quelle idee di collaborazione, che credo che ognuno di voi sarà entusiasta di sapere, di condividere e di poter sostenere (e hanno anche i nostri stessi colori).

Innanzitutto ci sarà nei primi giorni di ottobre una presentazione ufficiale tra noi e alcuni rappresentanti del progetto, con in testa Nicola Pintus. Decideremo a breve dove e quando farla in modo da permettere la partecipazione a chiunque possa essere interessato.

Poi insieme a Lino Trabucco e con il parere favorevole del nostro Presidentissimo, abbiamo pensato di correre insieme ai ragazzi del progetto la gara del 16 Ottobre "Run For Food”, gara che per iniziativa di Maurizio Zacchi avevamo già prefissato di correre tutti insieme all’interno di un unico gruppo orange! Pensate che bello sarà correre con loro, testare dal vivo il loro entusiasmo, incitarli ma soprattutto diventare loro amici!!

E questa sarà solamente la prima di un’iniziativa che spero vi troverà favorevoli e soprattutto partecipi… Abbiamo bisogno di tutti voi , delle vostre idee e del vostro buon cuore, il cuore di un podista solidale!!!




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