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Le nostra scarpe per il carcere di Rebibbia
di Anna Maria Ciani, 14/09/2015

Si rinnova la richiesta di raccogliere scarpe da running usate ma in buono stato e quanto di abbigliamento sportivo (magliette, calzoncini, ecc) accumulato in tante domeniche di gare, che non abbiamo mai utilizzato, per i detenuti del carcere di Rebibbia.

Il 12 aprile di quest'anno la Podistica Solidarietà ha partecipato come sempre numeroso al VIVICITTA’ nel carcere di Rebibbia, evento importante anche per le sue implicazioni verso la riabilitazione della persona, che si svolge anche in altre città italiane, alcune straniere ed altri istituti di pena; c’era anche Alex Schwazer, l'olimpionico tuttora squalificato per doping, che naturalmente non ha potuto correre o marciare ma ha fatto atto di presenza in quel percorso di riabilitazione lanciato con il professor Sandro Donati, l’avanguardia storica della lotta all’uso di sostanze proibite in Italia che è ormai il suo allenatore. La presenza del marciatore è stata simbolica, ma è stata proprio l’Uisp a chiedergli di venire, avendo firmato il documento di Libera che parla di perdono e di opportunità di ricostruzione sociale, e anche l’UISP è dentro questa sfida.

Per i detenuti è un momento ricreativo che aspettano tutto l’anno, si “allenano” durante il momento d’aria, stemperano le amarezze della cella come possono: il caro orange Giovanni Marano è il loro allenatore tenace; molti di loro non hanno mezzi per questo ci arriva la richiesta di raccogliere quanto per loro è molto gradito!
Alla raccolta collabora anche il gruppo Purosangue Athletics Club che metterà a disposizione le scarpe da corsa con i numeri più grandi tra quelle raccolte per i bambini di Etiopia, Tanzania e Mozambico ed inutilizzabili per loro appunto perché troppo grandi.

Mi piace scambiare qualche battuta durante la gara, ad una di queste persone, ho scritto chiedendo se potevo riportare nel nostro sito quanto mi ha raccontato durante la “corsa parlata” e dopo a fine fatica.
Riporto il contenuto della risposta, e mi piace sottolineare, il valore di regalare attenzione, con “il gusto” dell’ascolto, in particolare verso chi è più debole:

“(…) sarò ben lieto se lei scriverà della mia scelta di istituire delle borse di studio a sostegno dei figli dei detenuti con i proventi del mio libro: "Le carezze della nenia"
(…) vorrei chiederle il permesso, se vi fa piacere, di indicare la vostra società sportiva Podistica Solidarietà tra quelle a cui far pervenire parte dei proventi del mio prossimo libro: "Tota Pig: l’uomo è un mendicante che crede di essere un re".
(…) il carcere toglie tante cose e ci mancano ma non può toglierci la solidarietà delle persone sensibili.
(…) siamo affamati di libertà e grati per l’attenzione delle persone buone.
(…) la vita ha senso e valore se vive per qualcuno e per qualcosa e i detenuti vogliono ancora dare senso e valore alla vita che verrà.
(…) so che per la sensibilità ricevuta non si ringrazia ma il mio cuore m’impone di ringraziarLa e il cuore è il luogo dove la vita scorre senza passare, dove anche nel buio c’è luce, dove dimora la bellezza, dove ha sede l’amore e il sogno. Con tutta la riconoscenza che posso.”

N.d.R.: Tutto il materiale che intendete donare alla causa dei detenuti del penitenziario di Rebibbia potrà essere portato nei giorni e negli orari di apertura presso le sedi della Podistica Solidarietà di Roma e Tivoli; inoltre potrete portare quanto richiesto anche in occasione della Maratonina del Cuore a Tivoli il 20 settmbre e del Trofeo Podistica Solidarietà presso il Centro Sportivo della Banca d'Italia il 27 settembre.






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