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Vietato arrendersi!
di Arianna Carciotto, 16/10/2020

Cari amici Orange,

abbiamo nuovi aggiornamentiper quanto riguarda il progetto MAIS in Sudafrica ed E-Swatini.

Innanzi tutto, la nostra piccola amica Micheline, per la quale contribuiamo agli studi, è stata promossa nella classe successiva e siamo tutti molto orgogliosi!

La referente della Mais nei due Paesi africani ci fa sapere che la pandemia ha ulteriormente peggiorato la situazione già estremamente difficile delle persone che vivono in condizioni di povertà. Manca l’acqua corrente in molte scuole e villaggi e gli edifici scolastici sono in pessime condizioni a causa della totale assenza di manutenzione.

Ad aggravare la situazione, durante il lockdown circa 200 scuole sono state date alle fiamme da contestatori violenti e criminali comuni. In una situazione in cui l’economia del Paese sta vivendo un periodo di grande crisi aumenta il numero dei bambini piccoli abbandonati perché le famiglie non possono garantire loro un sostentamento.

La situazione dell’insegnamento nelle scuole è aggravata dalla pandemia, in termini di presenza fisica a scuola che è molto ridotta sia per i turni di presenza sia per la paura dei genitori di portare i figli a scuola. Nei casi in cui si è organizzato l’insegnamento in remoto, il problema si pone per tutte le famiglie che non hanno mezzi tecnologici.

Nonostante la difficile situazione, in E-Swatini i corsi sono ripresi nel rispetto di tutte le misure previste per il contenimento del virus. Sono appena partiti un corso di taglio e cucito e uno d’informatica ma soprattutto è stato avviato un bellissimo progetto sulla gestione delle emozioni che ha riscontrato un notevole successo tra i ragazzi in quanto il fenomeno dei suicidi giovanili è in preoccupante aumento. È anche stato proposto un corso di difesa personale per le donne che in quella regione sonosottoposte a continue violenze.

Come ci ricorda Loredana Rabellino, la vice presidente della MAIS Onlus, un po’ tutti i progetti sono in grosse difficoltà ma, ovunque, si respira un’aria di determinazione e di voglia di rinascita.

La Mais opera in aree difficili, non solo dal punto di vista economico. La loro – e dunque la nostra! – missione è aiutare la popolazione a reagire, sostenere le persone in un percorso di crescita che li veda pian piano diventare protagonisti della loro storia, anche davanti alle difficoltà, anche quando una pandemia rallenta la marcia.

I referenti MAIS fanno arrivare a noi sostenitori la sincera riconoscenza dei ragazzi e ci ricordano che averci al loro fianco li aiuta a sostenere i ragazzi stessi e a dare loro coraggio, anche le volte in cui il coraggio manca un po’ anche a loro.

Ricordiamo infine che la campagna MAIS #emergenzasenzaconfini è sempre aperta per chi volesse sostenere i progetti.






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