La Casa con lo 'scivolo" ovvero quando la vita ti colpisce tre volte. di Pasquale Trabucco, 29/06/2012
Ottavio, Lunedi, Antonella e Oliver Ieri sera, stanco ma felice, non riuscivo a prendere sonno.
Il nostro viaggio verso Finale Emilia, iniziato alle 06.00 del 25 e terminato alle 18.30 del 26 è stato così intenso che i pensieri e le emozioni si sono succedute in maniera talmente rapida da non riuscire a rivivere nel profondo i sentimenti che ho condiviso con il mio amico Pino, il nostro Presidente.
Permettetemi di iniziare da lontano.
Subito dopo l'evento naturale che ha colpito l'Emilia avevo deciso di portare il mio piccolo contributo di solidarietà come mi è capitato di fare in questi anni tutte le volte che la natura, forse anche violentata da noi uomini, ha deciso di rompere quella tregua che ci fa vivere insieme con una certa tranquillità.
Pronto a partire dunque ma con una domanda: perché da solo?
Pertanto, dopo aver parlato con il "Capo", che si è subito mostrato entusiasta, ed avuta l'autorizzazione del Consiglio Direttivo, ho deciso di coinvolgere la Podistica Solidarietà in quest'avventura di solidarietà diretta.
Da qui la navigazione su internet, la telefonata a casa Magni, Ottavio ed Antonella i podisti di Finale Emilia, mai conosciuti nella mia vita prima di allora, l'idea della sottoscrizione, della raccolta libri con dedica per la costituzione della biblioteca e soprattutto la partenza verso Finale.
Mentre ripensavo a tutte queste cose mi è capitato tra le mani un giornale che "Otto" (così gli amici chiamano Ottavio) mi ha consegnato prima di salutarci: il periodico del Comune di Finale Emilia del dicembre 2009... fin qui tutto normale... fino a pagina cinque, pagina che si apre con questo titolo "Dopo terremoto: Un gemellaggio nella solidarietà!"... Il gemellaggio tra Villa Sant' Angelo in provincia dell'Aquila e Finale Emilia.
I Finalesi in aiuto dei fratelli aquilani.... fratelli d'Italia.
Un brivido mi è corso lungo la schiena ed ho pensato a quanto la solidarietà sia importante! Ho rivissuto il momento in cui i Finalesi hanno deciso di aiutare gli Aquilani senza pensare che a distanza di due anni, lo stesso destino li avrebbe uniti in una vicenda cosi umana ma talmente imprevedibile... ed allora sono riuscito a prendere sonno perché ho capito, ancora una volta, la necessita' della solidarietà e la "giustezza" del nostro viaggio verso l'Emilia e la condivisione con voi tutti.
Ma ora veniamo al viaggio.
Siamo partiti pieni di bagagli, in piena autonomia per non dar fastidio e per arrivare in punta di piedi e metterci, come hanno fatto e faranno migliaia di volontari provenienti da tutta Italia, a disposizione della comunità Finalese.
La nostra macchina traboccava di materiale: la tenda, valige del "Mago", i libri che l' Associazione "Soave sia il vento" ed alcuni amici della podistica ci avevano consegnato, le magliette e i cappellini da distribuire ai bambini ed infine un pc, un proiettore e le casse acustiche acquistati con parte del ricavato delle donazioni, per rendere possibili le attività al chiuso dei "Campi Solari", i campi dove i bambini di Massa Finalese e di Finale svolgono le loro attività (per queste attrezzature sono stati spesi 580,95 euro).
Durante il viaggio siamo stati contattati da Ottavio, che ci ha indicato la strada più¹ veloce per raggiungere Finale e, dopo quasi cinque ore di strada, vivendo una sensazione strana come se nulla fosse successo perché il paesaggio tranne qualche vecchia casa ed i famosi capannoni non dava segni di stravolgimento, siamo arrivati.
L'incontro con Otto: come se ci fossimo conosciuti da sempre!
Ottavio ci ha portato per le vie di Finale, ci ha presentato i responsabili della Protezione Civile che si sono subito prodigati nell'assegnarci una tenda dove dormire ed indicarci dove recarci per mangiare... ma Ottavio ci ha voluto a casa sua dove abbiamo conosciuto Antonella sua moglie... "Gegia" per tutti... con Antonella c'e stato un momento di commozione!
Antonella ci ha ospitato nella sua casa, dove abbiamo pranzato velocemente perché i bambini di Massa Finalese aspettavano il Mago ed il suo assistente.
Ed eccoci al Campo Solare dove l'assistente del Mago, Lunedi' ha provveduto alla distribuzione di cappellini e magliette e subito dopo il Conte Oliver, Mago di fama mondiale(?), ed il suo Grande assistente hanno cercato di divertire grandi e piccini con le loro magie.
La gioia negli occhi dei bimbi, delle maestre, delle volontarie, ci ha ripagato della stanchezza che cominciava a farsi sentire.
Grande è stato lo stupore delle volontarie quando hanno saputo dei libri e del materiale tecnico che avevamo portato per loro.
Finito lo spettacolo abbiamo ripreso la strada per Finale dove abbiamo girato per i Campi ed incontrato le persone: la situazione è esattamente come la vediamo nei TG della sera.
I Centri storici sono chiusi, le Torri, le Chiese, le case, sono per lo più distrutte o completamente inagibili.
Le case lontane dai Centri hanno subito danni con vari gradi di pericolosità fino alla completa inagibilità.
I "MAGNI" da più di un mese vivono tra camper (Otto ed Anto), roulotte (la figlia, il genero e due amici), il container (i genitori di Otto), la casa, bella ed accogliente, ha subito lievi danni ed è stata giudicata agibile ad un primo controllo ed ora aspettano il secondo rilevamento, ma, rientrare in casa non è facile: 130 scosse anche in un solo giorno, con intensità superiore ai 3.5 gradi non ti aiutano certamente a tornare in casa a dormire, ed allora si procede a piccoli passi: di giorno in casa dove si mangia, ci si lava e si vive quasi normalmente ma sempre vigili ed accorti ad ogni segnale di pericolo, la sera a dormire fuori come si puo'.
Antonella ed Otto hanno voluto che rimanessimo a cena con la loro famiglia allargata, una tavola all'antica: i genitori di Otto, la figlia in attesa del rientro del marito, i due amici che vivono nella roulotte, loro due ed in più io e Pino.
È stato in questa occasione che ho capito che la vita ti può colpire due volte, il 20 maggio con la prima scossa ed il 29 con la seconda, ma, se sei già stato colpito da più di venti anni, le volte diventano tre!
Vicino alla casa di Anto e Otto ci sono quattro abitazioni tre delle quali sono risultate agibili mentre una, dotata di un grande scivolo per invalido, è totalmente inagibile.
Ora la famiglia che viveva nella casa con lo "scivolo" è costretta a risiedere in un container: padre, madre ed un "ragazzo" invalido di quarant'anni, da venti obbligato in un letto.
Un ragazzone, ci diceva Anto, obbligato a questa vita da un incidente stradale.
I genitori costretti a lasciare il lavoro per accudire il proprio figlio sono aiutati giornalmente da due volontari.
Con Pino ci siamo guardati ed insieme ci siamo detti..." ecco il nostro progetto... la Podistica Solidarietà ... aiuterà questa famiglia da sempre in difficoltà... ora più che mai... il nostro contributo, al momento, sarà di mille euro!"
Subito dopo cena abbiamo partecipato ad una riunione operativa presso il campo solare di Massa Finalese ed in quella occasione Otto ci ha presentato, poi è stata la volta di Pino che ha parlato della Podistica Solidarietà e delle nostre intenzioni di aiuto ed infine è toccato a me chiudere spiegando come fossimo arrivati a Finale e perchè; e soprattutto dare la notizia della biblioteca che è stata molto apprezzata dato che la biblioteca di Finale è andata distrutta.
Tornato a casa i coniugi Magni ci hanno invitato a rimanere a dormire nel loro camper e noi abbiamo deciso di rimanere si con loro ma, senza disturbare e abbiamo preferito dormire nel box della loro casa con la speranza che anche questa nostra scelta potesse portare un po' di serenità a questa famiglia: siamo stati i primi a dormire nella loro casa dopo il terremoto.
La mattina seguente la "famiglia" si è nuovamente ritrovata a tavola, in orari diversi per via del lavoro, e subito dopo il "Conte" ha cominciato a riordinare il suo studio magico per lo spettacolo del mattino e poi via di nuovo tra la gente per vedere e parlare.
Alle 11.00 un nuovo spettacolo in un altro Campo Solare con la gioia rinnovata di tanti bambini e tanti adulti e subito dopo il pranzo con loro e con il "Conte Oliver" e " Martedì" che si sono trasformati in camerieri tra i tavoli dei bambini.
Alle due partenza per Roma.
Nel nostro cuore porteremo tanto.
Siamo stati noi a ricevere da loro e non il contrario.
In particolare sono rimasto colpito da tre episodi:
- un bambino sullo scivolo che ridendo di gusto ed agitandosi scherzava sul terremoto ... "trema tutto tutto il terremoto, il terremoto..." e giù di nuovo una grossa risata. La grande capacita' di reazione innata nei fanciulli che ci da la certezza della ripartenza;
- il sorriso dei Finalesi, delle volontarie - maestre che si prodigano in ogni dove;
- la dolcezza degli anziani che tra le tende aspettano un domani che sanno forse, non li vedrà più tra le loro case.
Due nuovi amici, Ottavio ed Antonella, un nuovo gemellaggio tra la Podistica Solidarietà e la Podistica di Finale Emilia, tanti visi sorridenti e la certezza che chi avrebbe preso in serata il nostro posto cioè i nostri Alessandro De Angelis, Giovanni Sebastiani e Raffaele Buonfiglio avrebbero contribuito come noi a portare serenità.
Il nostro non è stato un addio.
Dopo i nostri amici sarà la volta delle psicologhe della Societa' "Soave sia il vento" (compresa mia figlia Margherita, psicologa in erba), e delle psicologhe dell'associazione Alta - lena, le due Associazioni che hanno abbracciato il nostro progetto di partire alla volta dell' Emilia.
Al momento dei saluti Otto ci ha invitato ad una corsa che si svolgerà il 29 settembre a favore dei paesi colpiti e parlando con i podisti anziani che ci hanno raccontato di una loro avventura da Finale fino alla Basilica di San Pietro abbiamo pensato di ripetere questo percorso insieme a distanza di 30 lunghi anni abbracciato nella solidarietà... Per ora un sogno nel cassetto!
Quello che invece era un sogno ora sta diventando realtà e vorrei che con il vostro importantissimo aiuto diventi una certezza: 800 atleti... 800 libri... 800 dediche!
Priviamoci di un libro, facciamo una dedica e contribuiamo alla ricostruzione della biblioteca di Finale Emilia.
Cari amici il racconto termina qui, altre sensazioni sono difficili da condividere, al momento dei saluti Antonella mi ha chiamato e commossa mi ha detto "...vedi questa maglietta l'ho indossata una sola volta... voglio che sia tu ad indossarla tutte le volte che potrai nelle tue corse..." la maglietta recita più o meno cosa, sotto il disegno di un albero tricolore la "...siamo più forti del terremoto...".
Alla fine del viaggio un ringraziamento particolare al mio amico Pino, ottimo compagno di viaggio e grandissimo assistente che con grande maestria ha saputo recitare il ruolo del clown in maniera perfetta.
Rimango a vostra disposizione per qualsiasi chiarimento per quanti volessero contattarmi per organizzare eventuali partenze in ogni caso, autorizzato da loro, lascio i recapiti di Ottavio Magni 3494106989 e della responsabile dei Campi Solari Alice Superbi 3284198497.
Non posso che terminare con un grazie, grazie, grazie a voi tutti.
Il Conte Oliver
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Pasquale Trabucco |