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Buona Domenica
di Maurizio Zacchi, 12/03/2012

Quella che attende oltre 200 podisti solidali non sarà la solita domenica, sarà una domenica molto speciale. Una domenica di grande fatica e di forti emozioni, quelle che solo una Maratona riesce a regalare.

Sarà il concretizzarsi di un lungo percorso fisico e mentale con cui si sono preparati a questo grande appuntamento.

Sarà il momento delle verità, delle risposte alle tante domande che affollano la loro mente.

Sarà il realizzarsi di un sogno, la sconfitta di un incubo.

Ognuno di loro sfiderà se stesso nel tentativo di raggiungere il proprio obiettivo, e non importa quale esso sia, perché sarà comunque la vittoria della volontà e della tenacia, di chi ha avuto il coraggio di superare la linea di partenza, di lasciarsi alle spalle le proprie certezze, la propria area di conforto, nel tentativo di tornare lì, esattamente nel punto da cui è partito, dopo oltre 42 lunghissimi chilometri.

E in questa settimana che precede la domenica, ognuno di loro vivrà momenti di ansia, un’alternarsi di momenti di fiducia a momenti di depressione. Sogni di gloria si alterneranno agli incubi peggiori.

Ognuno di loro si ascolterà in continuazione, nella paura, o forse nella speranza, di scoprire qualcosa che possa compromettere la sua sfida.

In questa settima ognuno ripasserà mentalmente ogni metro di quel percorso, ognuno di loro progetterà la sceneggiatura del proprio film, augurandosi un finale all'americana, dove il buono trionfa sempre.

Sarà una lunga settimana, carica di emozioni, ma qualsiasi cosa accadrà in questa settimana, domenica arriverà lo stesso, e sarà una grande domenica per chiunque avrà il coraggio di lanciarsi verso l’ignoto, di guardare lontano e di affrontare la propria sfida.

E ognuno di loro avrà un’altra grande certezza rispetto ai tanti maratoneti che riempiranno le strade di Roma, è quella canotta orange che indossa. Quella canotta non è un infatti un semplice pezzo di stoffa, è un simbolo di appartenenza a una grande famiglia. E’ la certezza che ci saranno tanti cuori rossi che li sosterranno in questo grande sforzo. E’ la certezza che quando torneranno in quel luogo immaginario che hanno abbandonato lanciandosi in questa folle avventura, troveranno qualcuno ad aspettarli. E’ la certezza che quel porto che hanno abbandonato, sfidando le onde del mare aperto, è sempre lì pronto ad accoglierli.
Lo capiranno i nuovi e lo ricorderanno i vecchi quando sentiranno l’incitamento del Presidente Pino Coccia nell’ultima salita prima dell’arrivo, oppure quando sentiranno un “Alé Podistica” in qualche punto del percorso. Lo capiranno quando per molti giorni leggeranno i resoconti dei loro compagni di viaggio, i complimenti sinceri delle altre canotte orange.

E in quel momento il senso di essere un podista solidale, di indossare una canotta orange, sarà più chiaro a tutti. Un valore speciale per gente veramente speciale.

Forza orange e Buona Domenica.

Concentro la mia attenzione su ogni singolo passo, ma al tempo stesso cerco di avere una visione globale, e di guardare lontano. Perché si dica quel che si vuole, ma io sono un maratoneta (Murakami Hakumi, L'arte di correre)


Gara: Maratona di Roma (18/03/2012)

SCHEDA GARA


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