Diciamoci la verità:
stiamo passando un momento storico unico.

Una Pandemia così non si era mai vista.
Il Mondo è cambiato in poche settimane.
Quello che sembrava scontato è divenuto qualcosa da evitare ad ogni costo.
Parliamo di gente pacifica che si riunisce per correre.

Il necessario divieto di evitare la vicinanza fisica ci poteva rendere individui isolati che vedono l’agonismo e tutto quello che comporta, come un ricordo.
Chi di noi non serba la memoria gioiosa del tagliare un traguardo dopo uno sforzo notevole?

Correre da soli può essere deprimente, se non si hanno stimoli.
Ma a Giugno ci è arrivato “un gancio in mezzo al cielo”, come diceva la canzone.
Il gancio che aveva il nome di “Criterium estivo”.

I membri di Podistica si sono visti arrivare l’invito a correre una serie di distanze e comunicare alla “casa madre” il tempo.
Un’idea semplicemente geniale.
Personalmente posso citare un cortese invito a partecipare alla prima gara virtuale.

Era il 13 giugno.
Tre chilometri, che sarebbero diventati tre e mezzo la settimana seguente, e così, in progressione di 500 metri a settimana, fino a raggiungere 10 chilometri.
All’idea si è aggiunta quella di inviare le foto.

Qui la sorpresa più grande.
Come molti altri, non ho saltato un appuntamento e le foto mostrano i miei occhi sempre più luminosi, i sorrisi più intensi e una fiducia ritrovata.
Mi sembra giusto comunicare che in questa Pandemia, io sono uno dei tanti nuovi cassintegrati.
Una delle tante persone con un futuro incerto.
Ebbene, lungi da me la commiserazione.
Non è certo da Runners sentirsi sfortunati. In difficoltà si, come quando si affronta una salita dopo l’ottavo chilometro in qualunque gara. Ma è lì, in quello sforzo che arriviamo al traguardo.

Cosa aggiungere?
Per la prima volta in più di dieci anni in Podistica sto completando il mio primo intero Criterium Estivo, lo spirito è battagliero e sono impaziente di trovarmi, presto, di nuovo, dietro l’arco, alla partenza.
Consapevole che arriverò, come sempre, fra gli ultimi, nessuno mi potrà togliere il gusto di dire, comunque,

C’ERO ANCH’IO!