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Ultimo? Orgoglioso di arrivarci
di Romano Dessì, 10/02/2015

il podio femminile

il podio femminile

Cari amici solidali, quanti di noi firmerebbero per arrivare ultimi? Non credo che siano in molti.
Arrivare primi è una fatica immane, ci vuole molta concentrazione e bisogna stare attenti agli avversari che ti stanno vicino, basta poco e arrivi secondo. Arrivare ultimo è molto più difficile; voi vi chiederete perchè, è facile a dirsi, l'ultimo posto non è desiderato da molti, si viene presi dallo sconforto, la gente sul percorso ti prende in giro e il più delle volte ti trovi a gareggiare in mezzo a un mare di traffico. Non è facile arrivarci, e perciò bisogna avere un carattere di ferro, bisogna andare contro tutto e tutti.
Molti di noi pensano "Ma chi me lo fa fare" E si ritirano, l'ultimo chiunque esso sia invece si può paragonare ad un eroe, perché lotta solo con se stesso, lotta contro i famigerati tempi massimi, lotta contro la voglia di dire addio a quello che è stato solo un sogno. Non è così brutto arrivarci, delle volte porti i punti necessari per far vincere la tua società o almeno per farla finire sul podio. Io sono orgoglioso di arrivarci, come sono orgoglioso di far parte della Podistica Solidarietà, dopotutto sono la maglia nera di questo gruppo.
Anch'io ho assaporato il gusto di arrivare primo, ma arrivare ultimo ha un sapore tutto speciale, perché pensi a tutti gli ultimi che popolano le strade di tutte le città, pensi che la tua ultima posizione dia un input a far si che la gente si accorga di te, e dietro hai solo il servizio scopa che non vede l'ora che tutto finisca. Ma io non demordo, lotto da solo, lotto contro la voglia di dire basta, lasciando l'incombenza a qualcun'altro. E poi l'ultima posizione ti da il modo di sognare e vedere la gara in modo diverso, hai modo di viverla, di assaporarla, di vedere ciò che nessun'altro può vedere. I primi prenderanno i soldi, ma non vedranno mai il percorso, non vedranno mai un bambino che ti fa il tifo, non vedranno mai una mamma che passeggia con la carrozzina, e non avranno mai la sensazione d'impotenza che ha l'ultimo. Io sono orgoglioso di essere la maglia nera di questa società e il mio sogno è che un giorno gli ultimi rialzino la testa in modo orgoglioso, e riescano a far valere i propri diritti. Questa è solo una chimera, è solo un mio sogno, ma chissà se un giorno potrà realizzarsi.
Poi arrivi alla fine, e delle volte non trovi l'arco d'arrivo, non trovi il ristoro, sognato lungo tutto il percorso e non trovi lo speaker che annuncia il tuo arrivo, è brutto da dirsi, ma l'ultimo è considerato come escremento umano.
Sei ultimo? Affari tuoi, a noi non interessa nulla. Ed è per questo che io continuo ad essere orgoglioso della mia ultima posizione, io come tutti gli ultimi non mi sento come un escremento, ma, mi sento di far parte di un ingranaggio perfetto, dove ci sono i primi e gli ultimi e vi dirò:
ULTIMO? ORGOGLIOSO DI ARRIVARCI.


Con questo vi saluto
il vostro marciatore Romano

Elena nei primi km

Elena nei primi km

Gara: XMilia (08/02/2015)

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