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La gara di Praga: mezza piena o mezza vuota?
di Andrea Zaghini, 30/03/2010

Cominciamo con il dire che ero a Praga per lavoro.

Giovedì ero impegnato in una conferenza internazionale e due giorni prima di partire ho scoperto che sabato si sarebbe corsa proprio a Praga una mezza maratona. Ho messo subito le scarpe e la maglietta orange nella borsa. Azione molto coraggiosa visto che vengo da un infortunio che mi ha tenuto fermo per due mesi e che ho ripreso ad allenarmi da un solo mese. Venerdì mi presento titubante allo stand e la mia compagna mi convince a iscrivermi. Sabato sono nella gabbia corrispondente al mio pettorale.

La corsa è stata piacevole nonostante minacciasse pioggia. La temperatura alla partenza era 12 gradi ma un fastidioso vento faceva sembrare molto più freddo.

Prima parte della gara molto divertente tra le vie del centro con il pubblico entusiasta. Andatura tranquilla da allenamento, anche perché non sono così sicuro di riuscire ad arrivare in fondo. Certo i sampietrini non aiutano la mia corsa e sto attento ad evitare i micidiali binari dei tram che sono un po’ ovunque.

Seconda parte un po’ più noiosa e con poca gente. Si va verso il nord della città lungo la Moldava e c’è poco da vedere. Il massimo (in senso negativo e quindi un minimo) lo raggiungiamo quando percorriamo quasi un chilometro in un tunnel di quella che sembra una superstrada! Ma siamo già al Km 18 e non mi pare vero di essere ancora lì con gli altri. Attorno a me qualcuno comincia a fermarsi, decido allora di rallentare un pochino per non fare la stessa fine. Si vede di nuovo il castello e il centro della città. Il pubblico torna ad infittirsi. C’è già il traguardo: incredibile!

Soddisfazione tanta e il riscontro cronometrico irrilevante (1h52 per la cronaca). Nel complesso bella gara e temperatura tutto sommato giusta a parte il vento.

Le dolenti note riguardano l’organizzazione. Già quando mi iscrivo devo fare tre volte il modulo online insieme ad un inserviente perché alla fine si bloccava il PC. Ritiro la maglietta e scopro che è quella dell’anno scorso perché quelle del 2010 le hanno finite! Il giorno della gara sembra che nessuno parli inglese e le gabbie dei partecipanti sono fittizie. A cominciare dai pace-maker che inizialmente avevo intenzione di seguire. Ebbene tutti i runner con i palloncini dall’ora e trenta alle 2 ore e 10 si sono infilati nella seconda gabbia, quella dei pettorali dal 100 al 500, i migliori per intenderci! Poco male mi sono detto, non ci metterò molto a raggiungere quello che mi interessa.

Ebbene dopo 2Km il palloncino delle 2 ore è passato sotto i dieci minuti! A quel punto ho lasciato stare e ho fatto la mia andatura. Come si dice: meglio soli che male accompagnati! Infine all’arrivo medaglia per tutti ma non si vede né acqua né cibo.

Scopro solo dopo che c’era un piccolo stand subito dopo l’arrivo sulla sinistra che dava arance banane e acqua. Chi tagliava il traguardo sulla destra come me non meritava nulla! Fortunatamente la mia inossidabile compagna si era fatta carico di portarmi tutto il necessario…

Alla fine mezza piena o mezza vuota? Mezza e basta!



Andrea Zaghini

Andrea Zaghini

Gara: Hervis Prague Half Marathon (27/03/2010)

SCHEDA GARA



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